Processionaria del Pino (Traumatocampa pityocampa)

CICLO BIOLOGICO

E’ una farfalla che danneggia tipicamente i pini, secondariamente i cedri. Gli attacchi si rinvengono principalmente su Pino insigne (Pinus insignis), Pino nero (Pinus nigra), Pino d’Aleppo (Pinus halepensis), Pino marittimo (Pinus pinaster), Pino silvestre (Pinus sylvestris) e Pino da pinoli (Pinus pinea)

La specie non sopravvive in località in cui le ore annue d’insolazione non raggiungono le 1800 e dove le medie delle minime nel mese più freddo scendono sotto i – 4C°.

Gli adulti compaiono da giugno ad agosto. Le femmine, con abitudini crepuscolari e notturne,possono spostarsi in volo anche per parecchi chilometri alla ricerca delle essenze preferite. La durata della vita di un adulto è molto   breve   (1-2   giorni).   La   femmina depone due-trecento uova inun’ovatura a forma di manicotto intorno alla base di uno o due aghi di pino ricoprendole con le sue squame addominali.

L’incubazione dura da 4 a 6 settimane. Le uova schiudono tra la fine di luglio ela prima metà di agosto in funzione dell’andamento termico; le larve neonate iniziano a rodere il margine degli aghi al di sotto dell’ovatura rimanendo aggregate e formando intorno alle foglie una sottile ragnatela di fili sericei nella quale restano imprigionati gli escrementi.

Durante gli spostamenti sulla chioma, le larve costruiscono piccoli nidi sericei a carattere provvisorio (prenidi) generalmente abbandonati con ripetuti spostamenti verso i punti terminali e più soleggiati della chioma, dove, raggiunta la terza età, scelgono i punti più adatti per la costruzione dei nidi d’inverno, generalmente da ottobre a dicembre. Il nido definitivo è piriforme, bianco-grigiastro o argenteo, con la parte ristretta rivolta verso il basso. Un nido contiene mediamente 150-200 larve, ma può contenerne anche un migliaio. Entro gennaio – febbraio le larve completano le loro mute e raggiungono la quinta età. Da questo momento in poi, con temperature comprese tra 10 e 20 gradi, abbandonano i nidi e scendono al suolo in processione per interrarsi nei luoghi più soleggiati dove la temperatura  risulta  superiore  ai  20  C°.  All’interramento  succede  l’incrisalidamento  ed  infine  la diapausa. L’insieme delle due fasi si protrae per circa 15 giorni. Non tutte le crisalidi schiudono nello stesso anno della loro formazione. Alcune sono soggette a superpausa, rimanendo in letargo per più anni.

MORFOLOGIA
Adulto: (3-5 cm) corpo di colore grigio scuro con ali anteriori più chiare e con 2-3 strisce trasversali spesso poco visibili, ali posteriori bianche con una piccola macchia nera al margine interno.

Uovo: (1mm ca) deposto in ovature grigio argentee, disposte a manicotto alla base di 2 aghi di pino per 4-5 cm di lunghezza. Di solito una femmina produce una sola ovatura.

Larve: larve neonate, di colore giallastro o verdastro con capo nero lucido; larve mature (4 cm ca) di colore grigio ardesia sul dorso, giallastro in posizione latero-ventrale.
Le larve mature dorsalmente presentano ciuffi di corti peli fulvi impiantati su tubercoli e, lateralmente, peli grigio-biancastri più lunghi. Dalla terza età, in poi in piccole cavità del dorso, si differenziano microscopici peli urticanti.

Crisalide: bruno-rossastra, racchiusa in un bozzolo ovale dello stesso colore.

 

Tratto da
http://www.agricoltura.regione.lazio.it