Diabrotica del Mais (Diabrotica virgifera virgifer)

Ciclo biologico

In Pianura Padana gli adulti volano da giugno ad ottobre. In Lombardia l’inizio dei voli si verifica, in genere, a partire dalla seconda decade di giugno ed è condizionato dall’andamento termico stagionale. La presenza degli adulti in campo inizia ad essere significativa dalla terza decade di giugno e raggiunge la maggiore consistenza tra la fine di giugno e la prima decade di luglio, periodo che in molte aree può coincidere con la fioritura del mais, proseguendo poi fino ad autunno inoltrato. La loro maggiore densità si osserva comunque durante la fioritura. Gli adulti sono maggiormente attivi durante le ore serali e di primo mattino. Essi riducono l’attività nelle ore più calde, quando si pos- sono trovare aggregati, anche in gran numero, nelle porzioni meno esposte della pianta, tipicamente alla base della spiga, fra le sete, o protetti dalle guaìne fogliari.

La longevità degli adulti è condizionata da molti fattori, tra i quali la disponibilità e la qualità del cibo, la lunghezza del fotoperiodo, ecc.

I primi accoppiamenti si verificano subito dopo l’inizio dello sfarfallamento delle femmine, che compaiono alcuni giorni dopo rispetto ai maschi. Diverse osservazioni condotte in questi anni dimostrano che già entro una settimana dall’inizio dei voli, alla comparsa delle prime femmine, è possibile rinvenire coppie in copula.

La fecondità delle femmine dipende da diversi fattori, quali l’alimentazione, la temperatura dell’aria e altri. Sulla base delle informazioni fornite da numerosi Autori una femmina è potenzialmente in grado di deporre oltre un migliaio di uova, ma mediamente ne depone circa 400. Le femmine depongono le uova in piccoli gruppi in anfratti del terreno favorevoli all’ovideposizione, prediligendo le porzioni più umide e i terreni a media granulometria. La deposizione viene ultimata in circa tre settimane.

Vivono nel terreno e hanno tre stadi di sviluppo, di cui l’ultimo è il più lungo. Il maggior numero può essere rinvenuto entro una profondità di circa 15 cm. Nelle nostre condizioni di pianura possono essere generalmente rinvenute a partire da maggio, poi per tutto giugno e occasionalmente a luglio. I primi danni alle radici si osservano tipicamente tra maggio e giugno, mentre le conseguenze dell’attività larvale si rendono particolarmente evidenti tra la fine di giugno ed i primi di luglio. La durata dello sviluppo larvale è di circa 30 giorni. L’umidità del suolo favorisce la sopravvivenza delle larve. La percentuale di sopravvivenza dipende anche dalla presenza di piante ospiti e dalle disponibilità alimentari. Le larve mature sono localizzate vicino alla superficie del suolo dove avviene la trasformazione nello stadio di pupa.

Morfologia

Larva e pupe: Le larve sono di colore biancastro e a maturità misurano circa 15-18mm.

Adulto: Le femmine sono lunghe, in genere, da 4,2 a 6,8 mm e i maschi da 4,4 a 6,6 mm. I maschi sono generalmente più scuri delle femmine e presentano in modo specifico elitre quasi interamente scure, se si eccettuano due macchie gialle distali all’estremità dell’addome. Tuttavia è frequente osservare sulle elitre dei maschi anche le tre linee longitudinali bruno-nerastre che caratterizzano le femmine. La lunghezza delle antenne è maggiore nei maschi, dove raggiunge o supera quella del corpo, mentre nelle femmine è limitata ai 3/4 della sua lunghezza. Inoltre i segmenti antennali II e III sono di uguale lunghezza nei maschi, mentre nelle femmine il III è distintamente più lungo del II.

Uova: Le uova misurano circa 0,65×0,45mm, sono di colore giallo pallido e vengono deposte nell’orizzonte superficiale del terreno. La tessitura influisce sulla profondità di collocazione delle uova che risulta maggiore nei terreni sciolti e più superficiale in quelli pesanti.

Tratto da
http://www.ersaf.lombardia.it/
http://www.regione.veneto.it/